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L’Enigma degli Avori Medievali da Amalfi a Salerno

domenica gennaio 20, 2008

La mostra al Museo diocesano di Salerno nasce dalla raccolta della più vasta e completa serie di opere eburnee del Medioevo cristiano esistente al mondo. Il nucleo dell'esposizione è costituito dal complesso di sessantasette tavole e tavolette d’avorio scolpito, appartenenti ad un arredo liturgico eseguito per la Cattedrale di San Matteo. Qui, nel 1510, il vescovo Fregoso identificava il tesoro e lo apprezzava meritatamente come un grande complesso figurato, realizzato in avorio.

La mostra si propone lo scopo di radunare intorno al nucleo principale conservato a Salerno anche tutti gli altri elementi oggi presenti in musei e collezioni del mondo, spesso molto lontani fra loro, che gli studi sono venuti identificando come parti integranti del medesimo complesso.

La mostra si propone anche di integrare il quadro artistico amalfitano-salernitano, con la presentazione di alcuni importantissimi monumenti eburnei di destinazione non meno signorile che ludica e d’ispirazione profana: in particolare una selezione di rari e bellissimi pezzi di gioco degli scacchi (quelli detti di Carlomagno), che sono tra gli avori più strettamente collegati con i modi salernitani; e una scelta di corni da caccia, solitamente detti olifanti.

L’iniziativa è completata da due itinerari tematici, all’interno del centro antico di Salerno, che contribuiscono a contestualizzare la produzione degli avori nell’ambito culturale ed artistico in cui furono realizzati.

Salerno, Museo Diocesano, Largo Plebiscito, fino al 30.04.2008
Angelo Gambella

Medioevo, Mostre

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