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AGENSU :: Agenzia d'informazione telematica per la storia e le Scienze Umane

Prolegomeni alla pedagogia antagonista del Novecento

mercoledì maggio 22, 2013

Prolegomeni alla pedagogia antagonista del Novecento è il titolo del nuovo saggio di Giuseppe Gagliano, presidente CESTUDEC.

L’uso dell’espressione pedagogia del dissenso o antagonista si riferisce a quell’ampia e articolata visione ideologica del mondo-sorta tra ottocento e novecento-di matrice socialista utopista, marxista, anarchica e pacifista irenica che ha perseguito, e persegue, la finalità di progettare un uomo nuovo e una realtà politica e sociale radicalmente altra rispetto a quella del sistema dominante. Ebbene, questa definizione di matrice squisitamente pragmatica, esclude quegli orientamenti pedagogici dell’ottocento e del novecento che, pur avendo formulato critiche di rilievo alla pedagogia tradizionale, non hanno tuttavia assunto una posizione radicalmente antagonista rispetto alla realtà esistente. L’Autore, si riferisce, ad esempio, ai fondamentali contributi dell’attivismo pedagogico ottocentesco e novecentesco che, pur avendo profondamente rinnovato la pedagogia, non possono tuttavia essere paragonati sotto il profilo antagonista al socialismo o al movimento anarchico. A maggior ragione la ricerca psicopedagogica non potrà essere oggetto della riflessione. In primo luogo poiché la ricerca psicopedagogica ha attribuito priorità ad un atteggiamento scientifico nell’indagine pedagogica ponendo l’enfasi sui metodi e sui risultati; in secondo luogo perché ha stabilito un legame assai stretto con la ricerca psicologica cercando di individuare strategie educative di tipo oggettivo; in terzo luogo poiché la ricerca psicopedagogica ha assunto un atteggiamento fortemente critico nei confronti della pedagogia con connotazioni ideologiche ed infine poiché la ricerca psicopedagogica ha concentrato la sua attenzione su alcuni nodi fondamentali e fra questi sulla crescita, sulle fasi dell’apprendimento e sulle tecniche atte a migliorarle e sull’evoluzione cognitiva. Ad ogni modo l’intento del lavoro non è stato quello di compiere una rassegna esaustiva sotto il profilo storico-critico della pedagogia antagonista. L’obiettivo è stato infatti più limitato poiché si è concretizzato nell’individuare alcuni aspetti della dimensione pedagogica antagonista novecentesca sottolineando come il suo obiettivo sia di sovvertire attraverso l’educazione l’ordine esistente in funzione anticapitalista, antimilitarista e persino antistatale (nella sua declinazione anarchica). A tale scopo, sotto il profilo squisitamente metodologico, l’autore ha interpretato il modus operandi della pedagogia del dissenso servendosi ora della categoria di agitazione sovversiva —ideata dall’analista di intelligence Vittorfranco Pisano nel contesto della conflittualità non convenzionale — ora di alcuni concetti chiave della scuola di guerra psicologica francese del novecento ora infine dell’approcio sociologico di Alessandro Orsini. L’esito di questo approccio metodologico ha condotto l’autore a questa conclusione: la pedagogia antagonista novecentesca (come d’altronde quella ottocentesca con Lev Tolstoj, Louise Michel, Francisco Ferrer, Paul Robin, Sebastien Faure) è stata, ed è, un dispositivo ideologico di contropotere che ha avuto — ed ha— come finalità principale quella di promuovere la trasformazione rivoluzionaria della realtà politica, sociale e della dimensione educativa attraverso l’agitazione sovversiva (l’azione diretta, la disubbidienza civile) e attraverso la guerra psicologica (la disinformazione, la propaganda, l’indottrinamento e la sovversione culturale e sociale.

Giuseppe Gagliano, Prolegomeni alla pedagogia antagonista del Novecento pag. 96, Aracne 2013.

Riferimento Internet: Cestudec.com

Biografia:
Giuseppe Gagliano si è laureato in Filosofia presso l’Università Statale di Milano. Attualmente è Presidente Cestudec (Centro Studi Strategici Carlo De Cristoforis) e collabora con la «Rivista Marittima», l’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie, la Glocal University Network, la Società italiana di Storia militare, il Centro de Estudos em Geopolítica e Relações Intenacionais (Brasile), il Centre Français de Recherche sur le Renseignement (Francia), il Sage International (Australia), il Terrorism Research §Analysis Consortium (Usa), Geostrategic Forecasting(Usa), l’International Journal of Science (Inghilterra). E’ autore di numerosi saggi e di articoli in lingua inglese e francese.

CESTUDEC

Libri, Formazione

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Drengo eroga online due corsi riconosciuti dal MIUR per i docenti

venerdì ottobre 3, 2008

Drengo eroga nuovi corsi di formazione riconosciuti dal MIUR per l'aggiornamento professionale dei docenti, direttamente su Internet, con il suo Laboratorio telematico.

Drengo, società impegnata nei settori dell'Editoria, della Formazione e della Comunicazione orientata alla Scienze Umane, eroga a distanza due nuovi corsi di formazione riconosciuti dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, per il personale docente della Scuola italiana.
Entrambi i corsi sono in programma nell'Anno Scolastico 2008/2009 e si rivolgono in particolare ai docenti delle Scuole secondarie di primo e di secondo grado dell'intero territorio nazionale.

Il primo Corso specialistico è "Informatica per le Scienze Storiche" con indirizzo Didattica della Storia, che si svolge nel periodo dal 27 ottobre 2008 al 4 aprile 2009, per una durata complessiva di svolgimento dell'attività formativa online di 160 giorni.
Il Corso consiste in 15 moduli didattici, curati da ricercatori ed esperti, un cd-rom didattico, una biblioteca telematica, ed esercitazioni online.
L'obiettivo primario per i docenti che frequentano il Corso è quello di maturare conoscenza e competenza professionale nell'utilizzo degli strumenti informatici per la ricerca e la didattica in ambito storico-umanistico e segnatamente nei confronti della storia del Medioevo italiano ed europeo. Il Corso offre la possibilità per i docenti partecipanti di pubblicare il proprio elaborato finale in una collana di studi a stampa o su rivista online con Comitato scientifico internazionale edita da Drengo. Inoltre, tutti i moduli svolti saranno riconosciuti da Drengo per l'eventuale conseguimento del Master a distanza in Informatica per le Scienze Umane (MDISU) oppure del Master a distanza in Informatica per la Storia Medievale (MDISM) giunto al quinto ciclo 2008/2009, seguendo i moduli di approfondimento online.
Il Corso di Informatica per le Scienze Storiche è diretto dalla Dott.ssa Roberta Fidanzia.
Il Corso di formazione online si svolge con il patrocinio morale della SISAEM - Società Internazionale per lo Studio dell'Adriatico nell'Età Medievale e dell'Associazione Medioevo Italiano project.

Il secondo Corso "Informatica Umanistica" consiste in 10 moduli didattici, oltre ad esercitazioni, un cd-rom di consultazione ed ha l'obiettivo di formare i docenti nell'utilizzo dell'Informatica per la didattica nell'ambito delle Scienze Umane. Il Corso si svolge attraverso il Laboratorio telematico Drengo nel periodo dal 4 dicembre 2008 al 23 febbraio 2008, per una durata complessiva di 82 giorni. Il Corso si svolge con il patrocinio morale di SISAEM e MIP.

I Docenti e tutti gli interessati possono richiedere informazioni alla Segreteria direttamente su Internet attraverso il sito web http://www.master.drengo.net . Nello stesso sito sono disponibili i programmi dei corsi e i moduli di pre-iscrizione.
Angelo Gambella

Formazione, Scienze Umane

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Stage formativo per i giovani giuliano-dalmati

lunedì settembre 22, 2008

Iniziato stamattina l’XI stage formativo-culturale per i giovani giuliano-dalmati nel Mondo
Sono 15 i giovani partecipanti allo Stage formativo-culturale nel Friuli Venezia Giulia giunto quest’anno all’XI edizione e destinato ai giovani discendenti da famiglie di origine giuliana, fiumana, istriana e dalmata provenienti da Australia, America Latina, Nord America (Usa e Canada) e Sud Africa.
Stamattina hanno avuto un primo incontro presso la sede dei Giuliani nel Mondo, Associazione che promuove l’iniziativa, per conoscersi ed apprendere i dettagli ma soprattutto i significati della loro permanenza in regione e territorio limitrofe per le prossime due settimane.
Per l’Associazione Giuliani nel Mondo, che promuove questi incontri con il contributo della Regione FVG, tali iniziative costituiscono un appuntamento annuale di notevole importanza, soprattutto per l’apprezzamento riscosso da parte dei giovani partecipanti, per la loro specifica finalità cioè quella di favorire una maggiore conoscenza dell’ambiente, della storia, della cultura e dell’arte, delle tradizioni popolari della Venezia Giulia e dell’Istria. I giovani partecipanti hanno modo di conoscere la realtà delle istituzioni, delle amministrazioni e della sfera sociale ed economica di Trieste, Gorizia, Udine e, in generale, del Friuli Venezia Giulia.
Roberta Fidanzia

International, Formazione

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Scuola estiva internazionale in Studi danteschi 2008

domenica giugno 15, 2008

Nell'ottica di un approfondimento della lettura e dell'interpretazione degli scritti di Dante Alighieri, l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, organizzano in Ravenna, per i giorni 24-30 agosto 2008, la seconda edizione della Scuola Estiva Internazionale in Studi danteschi.

La Scuola estiva internazionale è aperta a tutti coloro che, italiani o stranieri, in possesso di un'adeguata conoscenza della letteratura dantesca, nutrano un profondo interesse per le tematiche e intendano approfondirne i contenuti. In particolare si rivolge ad iscritti a lauree specialistiche, laureati, dottorandi di ricerca. La Scuola prevede un numero massimo di 40 partecipanti.

La Scuola estiva internazionale si articola in due moduli didattici intensivi, ciascuno dedicato ad un argomento dantesco, da un seminario e una lectio magistralis. I moduli sono:
- Francesco e i francescani nella "Commedia":storia e teologia (25-26 agosto);
- Introduzione al "Convivio" (28-29 agosto).
Angelo Gambella

Medioevo, Formazione

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Prosegue il ciclo didattico sulla storia dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia

martedì febbraio 19, 2008

Prosegue il ciclo di lezioni, conferenze e commemorazioni nelle Scuole d'Italia sulla storia giuliano-dalmata a cura della SISAEM (Società Internazionale per lo Studio dell'Adriatico nell'Età Medievale).

Anche quest'anno l'iniziativa prevede lezioni frontali con l'ausilio di applicazioni multimediali, moduli in tele-didattica aperti anche alle scuole di lingua italiana nel mondo, visite guidate ed esposizioni di pannelli illustranti la storia del confine orientale.

Venerdì 15 è stato celebrato il "Giorno del ricordo" dell'esodo dall'Istria, Fiume e Dalmazia presso l'Istituto Comprensivo paritario Divina Provvidenza di Roma, sito nel Quartiere Giuliano-Dalmata. All'evento hanno partecipato le classi terze dell'Istituto. Dopo l'introduzione della Dott.ssa Roberta Fidanzia, Presidente della Società di Studi, hanno preso la parola cinque esuli istriani, uomini e donne, che hanno esposto le loro testimonianze e risposto alle numerosissime e profonde domande poste dagli scolari, attenti e disciplinati.

La SISAEM ha aderito ad altri interessanti progetti. Lunedì 18 febbraio, l'Associazione culturale Proteus in collaborazione con Nike rivista delle Scienze Politiche, ha presentato un convegno sulle tematiche dell'Istria per la rassegna "Percorsi e riflessioni sulla storia del XX secolo" presso l'aula magna dell'Istituto di Istruzione Superiore Statale Leon Battista Alberti sito in Roma nel Quartiere EUR.
Si è trattato del 41° incontro di studio per gli studenti delle scuole secondarie, presentato in forma interdisciplinare come modello per gli esami di maturità.
Relatori della conferenza "Istria e Dalmazia quale memoria per i giovani d'oggi?" (storia dell'esodo dei giuliano dalmati e il dramma delle foibe) sono stati Mario Cifariello, Roberta Fidanzia, Luciano Garofalo.
Il Prof. Luciano Garofalo, cultore ed esperto in demografia investigativa, ha introdotto il seminario parlando della questione demografica ed etnica in Istria e Dalmazia come preludio all'esodo. Il dramma delle foibe è stato il titolo della lezione tenuta dal Prof. Mario Cifariello, docente di lettere, cultore ed esperto di storia moderna e contemporanea. Ha quindi preso la parola la Presidente SISAEM Roberta Fidanzia, Dottore di ricerca in Storia delle Dottrine Politiche e Filosofia Politica, che ha parlato della storia dell'esodo giuliano-dalmata, soffermandosi su fatti e testimonianze dell'esodo fino ad arrivare all'insediamento romano attiguo all'EUR.
E' quindi intervenuto Andrea Moi, Presidente della Consulta degli Studenti della Provincia di Roma. Le relazioni sono state accompagnate dalla proiezione di numerose slides.

L'attività didattica della SISAEM prosegue questa settimana presso l'ICP Divina Provvidenza, laboratorio didattico principale del progetto. Sono attualmente in funzione il terzo ciclo del corso online "L'Istria nel Medioevo" e il nuovo ciclo del Laboratorio di Storia sul tema "Medioevo tra Storia e Storiografia". Continuano, infine, le esposizioni della Mostra "Memoria e Identità. Storia e Vita del Quartiere Giuliano-Dalmata di Roma", come quella del 10 febbraio a Todi (Perugia).
Angelo Gambella

Formazione, Storia

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