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A tavola con la storia: il bicchiere Gambasinus

mercoledì maggio 30, 2007

L’Accademia Italiana della Cucina ha organizzato un convegno sul calice dalla caratteristica forma a tulipano che nacque in Valdelsa nel Medioevo.
L'incontro si è tenuto il 26 maggio presso il ristorante “Villa Bianca – Il Gambasinus”.
Hanno preso parte all'evento la Dott.ssa Marja Mendera Casoli, docente di archeologia presso l’Università di Siena, il Prof. Zefiro Ciufoletti, docente di Storia Contemporanea all’Università di Firenze, il Dott. Alfredo Pelle, giornalista ed esperto di Storia della Gastronomia, e lo chef Saverio Carmagnini, del ristorante “Carmagnini del ‘500” di Calenzano.
A chiusura del seminario è intervenuto il prof. Giuseppe dell’Osso, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina. Coordinatore il Prof. Franco Cocco, responsabile regionale dell’Accademia.
Nel Medioevo la produzione vetraia italiana era concentrata nel territorio valdelsano, in particolar modo nelle zone di Gambassi Terme e Montaione. Questo perché la zona era ricca di materie prime, come il legname per alimentare le fiamme dei forni fusori e la sabbia da cui creare il più prezioso vetro dell’epoca, e di maestri vetrai dal notevole ingegno. E’ grazie a questi elementi che il territorio, nei secoli XIV e XV, pullulava di siti vetrari (ne sono stati rilevati, in seguito ad indagini archeologiche, oltre venti). E proprio in queste fucine nacque il bicchiere Gambasinus, che deve il proprio nome alla cittadina termale, diffusosi grazie ad alcuni maestri vetrai che, spostando la loro attività dalla Valdelsa al nord Italia, hanno ‘esportato’ anche il prezioso calice, dotato di una caratteristica forma a tulipano privato dello stelo.
Angelo Gambella

Cultura, Conferenze

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