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AGENSU :: Agenzia d'informazione telematica per la storia e le Scienze Umane

La Cripta dell'abate Epifanio a San Vincenzo al Volturno

venerdì maggio 17, 2013

E’ in uscita il volume La Cripta dell’abate Epifanio a San Vincenzo al Volturno. Un secolo di studi (1896 – 2007) il terzo della collana “Studi Vulturnensi”.
Il libro riunisce i principali studi apparsi su questo fondamentale monumento dell’arte altomedievale europea.

Il volume è curato da Federico Marazzi, include un saggio inedito dello stesso docente e di Francesca Dell’Acqua, e contiene gli importanti saggi di Hans Belting e John Mitchell per la prima volta disponibili in traduzione italiana.

Dopo la presentazione di Giambattista Farelli e i saggi di Marazzi e Dell’Acqua, seguono gli studi di D. Oderisio Piscicelli Taeggi, Émile Bertaux, Pietro Toesca, Maria Barosso, Hans Belting, D. Angelo Pantoni, Fernanda De’ Maffei, Giuseppe Basile, John Mitchell, Adriano Peroni.

Nelle appendici figurano documenti a cura di Marazzi e immagini a cura di Tobia Paolone. In tutto 554 pagine con illustrazioni a colori e in bianco e nero, per i tipi della Volturnia Edizioni, in brossura e in edizione cofanetto (sito dell’editore: www.volturniaedizioni.com).

Angelo Gambella

Libri, Medioevo

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Premio Editoria Storica 2011

venerdì dicembre 2, 2011

Ancora pochi giorni per partecipare al “Premio Editoria Storica”, edizione 2011 di Storiadelmondo, infatti la scadenza per l’invio delle opere a carattere storico è il 20/12/2011.

Al Premio sono ammesse a partecipare le opere che hanno per oggetto la Storia, in tutte le accezioni del termine (Storia economica, militare, istituzionale, dell’arte, della medicina ecc.), per qualsiasi epoca, territorio o ambito, edite in lingua italiana con data di pubblicazione non precedente al 2002, anno di fondazione del periodico.

Le opere ricevute saranno suddivise nelle sezioni Antichità classica, Medioevo e Rinascimento, Storia moderna e contemporanea e Opere a carattere generale.

E’ inoltre istituito il ‘‘Premio Speciale Medioevo Italiano’‘ assegnato ad un’opera che affronti tematiche relative a luoghi, eventi o personaggi, dell’Italia nel Medioevo.

Il Regolamento del concorso è alla pagina http://www.storiadelmondo.com/premio.htm

Angelo Gambella

Premi, Medioevo

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Scienziati ed Umanisti nella “Serenissima” tra Medioevo ed Età Moderna, seconda edizione

giovedì aprile 2, 2009

Si è svolta nella settimana dal 23 al 29 marzo la seconda edizione del Seminario di studio Scienziati ed Umanisti nella “Serenissima” tra Medioevo ed Età Moderna.
L’evento ha avuto luogo per la XIX Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Organizzato direttamente online da SISAEM – Società Internazionale per lo Studio dell’Adriatico nell’Età Medievale, in collaborazione con Medioevo Italiano Project e Drengo Srl, il Seminario è stato rivolto agli Studenti delle scuole secondarie di II grado, agli studenti universitari, ai Docenti e a tutti gli interessati.

Il laboratorio telematico della SISAEM ha proposto testi e strumenti didattici nell’ambito delle scienze storiche e della storia delle scienze. Obiettivo del laboratorio didattico è stata la diffusione della conoscenza di alcune figure di umanisti e scienziati attivi nella Repubblica di Venezia, originari del Veneto, dell’Istria e della Dalmazia.
Angelo Gambella

Convegni, Medioevo

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Beda il Venerabile nell'udienza di Benedetto XVI

mercoledì febbraio 18, 2009

Papa Benedetto XVI ha dedicato a Beda il Venerabile, la catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di oltre 15.000 persone.

San Beda nacque in Northumbria, nel Nord-Est dell'Inghilterra, nell'anno 672/673. All'età di 7 anni i suoi parenti lo affidarono all'abate del vicino monastero benedettino perché venisse educato. "Di fatto, Beda divenne" - ha precisato il Santo Padre - "una delle più insigni figure di erudito dell'alto Medioevo. (...) L'insegnamento e la fama degli scritti gli procurarono molte amicizie con le principali personalità del suo tempo, che lo incoraggiarono a proseguire nel suo lavoro da cui in tanti traevano
beneficio".

"Le Sacre Scritture sono la fonte costante della riflessione teologica di Beda. (...) Egli commenta la Bibbia leggendola in chiave cristologica, cioè riunisce due cose: da una parte ascolta che cosa dice esattamente il testo (...); dall'altra parte, è convinto che la chiave per capire la Sacra Scrittura come unica Parola di Dio è Cristo e con Cristo, nella sua luce, si capisce l'Antico e il Nuovo Testamento come 'una' Sacra Scrittura. Le vicende dell'antico e del Nuovo Testamento vanno insieme, sono cammino verso Cristo, benché espresse in segni e istituzioni diverse (è quella che egli chiama 'concordia sacramentorum')".

"E come per la costruzione dell'antico tempio contribuirono anche genti pagane, mettendo a disposizione materiali pregiati e lesperienza tecnica dei loro capimastri, così all'edificazione della Chiesa contribuiscono apostoli e maestri provenienti non solo dalle antiche stirpi ebraica, greca e latina, ma anche dai nuovi popoli, tra i quali Beda si compiace di enumerare gli Iro-Celti e gli Anglo-Sassoni".

"Un altro tema amato da Beda è la storia della Chiesa" - ha ricordato Benedetto XVI - "Nei 'Chronica Maiora' Beda traccia una cronologia che diventerà la base del Calendario universale 'ab incarnatione Domini' (...). Infine redige con rigore documentario (...) la 'Storia Ecclesiastica dei Popoli Angli', per la quale è riconosciuto come 'il padre della storiografia inglese".

"I tratti caratteristici della Chiesa che Beda ama evidenziare sono: a) la cattolicità come fedeltà alla tradizione e insieme apertura agli sviluppi storici, e come ricerca della 'unità nella molteplicità (...); b) l'apostolicità e la romanità: a questo riguardo ritiene di primaria importanza convincere tutte le Chiese Iro-Celtiche e dei Pitti a celebrare unitariamente la Pasqua secondo il calendario romano".

"Beda fu anche un insigne maestro di teologia liturgica" - ha proseguito il Pontefice - "Nelle Omelie sui Vangeli domenicali e festivi, svolge una vera mistagogia, educando i fedeli a celebrare gioiosamente i misteri della fede e a riprodurli coerentemente nella vita, in attesa della loro piena manifestazione al ritorno di Cristo, quando, con i nostri corpi glorificati, saremo ammessi in processione offertoriale all'eterna liturgia del cielo".

"Grazie a questo suo modo di fare teologia intrecciando Bibbia, Liturgia e Storia, Beda ha un messaggio attuale per i diversi 'stati di vita' del cristiano: agli studiosi (...) ricorda due compiti essenziali: scrutare le meraviglie della Parola di Dio per presentarle in forma attraente ai fedeli; esporre le verità dogmatiche evitando le complicazioni eretiche e attendendosi alla 'semplicità cattolica', con l'atteggiamento dei piccioli e umili ai quali Dio si compiace di rivelare i misteri del Regno".

"I pastori, per parte loro, devono dare la priorità alla predicazione, non solo mediante il linguaggio verbale o agiografico, ma valorizzando anche icone, processioni e pellegrinaggi (...); alle persone consacrate (...) Beda raccomanda di curare l'apostolato, (...) sia collaborando con i Vescovi in attività pastorali di vario tipo a favore delle giovani comunità cristiane, sia rendendosi disponibili alla missione evangelizzatrice presso i pagani, fuori del proprio paese".

Il Santo Erudito afferma che "Cristo Sposo vuole una Chiesa industriosa (...), intenta a dissodare altri campi (...) cioè a inserire il Vangelo nel tessuto sociale e nelle istituzioni culturali. In questa prospettiva il santo Dottore esorta i fedeli laici ad essere assidui all'istruzione religiosa (...). Insegna loro come pregare continuamente, (...) offrendo tutte le azioni come sacrificio spirituale in unione con Cristo".

Beda il Venerabile morì nel maggio dell'anno 735. "Con le sue opere, Beda contribuì efficacemente alla costruzione di una Europa cristiana".

Fonte: V.I.S. - Vatican Information Service
Angelo Gambella

Medioevo, Religione

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Il secondo volume di Medioevo Adriatico

mercoledì dicembre 3, 2008

Edito il secondo volume della collana “Medioevo Adriatico” della SISAEM. La collezione di studi nasce nel 2007 con l’intento di fornire contributi scientifici internazionali al fine di incrementare e sostenere la ricerca e la divulgazione storica utili allo studio dei luoghi di questo braccio di Mediterraneo, che è stato per secoli il ponte di collegamento tra Occidente ed Oriente. Recuperare la memoria storica -e filosofica, letteraria, politica, artistica, sociale- dell’Adriatico significa recuperare la memoria dell’Italia e dell’Europa, quello spirito che ne costituisce le fondamenta culturali, da cui essa non può prescindere.
Questo secondo volume ospita gli Atti del Corso a distanza organizzato dalla SISAEM Filosofi, umanisti e scienziati in Adriatico. Figure e tematiche per una didattica interdisciplinare, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, quale corso di formazione ed aggiornamento per i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio nazionale per l’A.S. 2008-2009.
Il corso di formazione ha previsto le relazioni, che qui si presentano in versione più ampia e completa, di Claudio Attardi, Francesco Bettarini, Daniele Santarelli, Veronica Santoro, Giorgio Federico Siboni, spaziando dalla teologia alla politica, dalla filosofia alla pubblicistica e prevedendo anche la consultazione di saggi, testi e documenti a corredo attraverso lo strumento della Biblioteca telematica. Il volume è arricchito, inoltre, dai saggi di Lara Pavanetto, Giuseppe Tramontana e dall’estesa sezione di Cronache e Notizie.
La collana è diretta da Roberta Fidanzia.

Il volume contiene i seguenti contributi:

Claudio Attardi, Due teologi francescani marchigiani nel dibattito teologico del Trecento: Francesco d’Appignano e Giovanni di Ripatransone;

Francesco Bettarini, L’Adriatico come punto di incontro tra differenti culture giuridiche: il caso dei notai della cancelleria ragusea in età umanistica;

Giuseppe Tramontana, Lo studium a tre punte. La presenza studentesca siciliana a Padova (1400-1512);

Daniele Santarelli, Itinerari di ambasciatori veneziani alla corte di Carlo V;

Lara Pavanetto, Tracce di un antico rituale nella podesteria di Noale nel secolo sedicesimo;

Veronica Santoro, Filosofia della storia e miti Platonici nel Rinascimento: L’esempio di Francesco Patrizi da Cherso;

Giorgio Federico Siboni, Tra filosofia politica e pubblicistica. Il soggiorno veneziano di Luigi Bossi. 1796-1797;

Cronache e Notizie a cura di Angelo Gambella;
Schede bibliografiche e recensioni; Note bio-bibliografiche; Il sito web della SISAEM; Indice.

Medioevo Adriatico
Ricerche della Società Internazionale per lo Studio dell'Adriatico nell'Età Medievale (SISAEM)
Volume 2 / 2008
Direttore: Roberta Fidanzia
Drengo, Roma 2007.
pp. 304, E. 20,00
ISBN: 978-88-88812-21-2
Angelo Gambella

Editoria, Medioevo

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